L’alimentatore è un componente importate di ogni build. Un buon alimentatore allunga la vita del computer e riduce i rischi di danneggiamenti dovuti a interruzione della corrente o a sbalzi di tensione. Spesso sottovalutato, l’alimentatore va scelto accuratamente, individuando le caratteristiche importanti e dimensionandolo correttamente per le nostre necessità senza esagerare ma calcolando in maniera accurata i consumi del nostro futuro computer.
In questa pagina troverete i prezzi, le offerte e le specifiche tecniche principali di molti Alimentatori per PC in commercio. Potrete confrontare velocemente i modelli che vi interessano ottimizzando la ricerca con il sistema di filtri specifico che permette di gestire tutte le più importanti caratteristiche per un Alimentatore PC gaming come i Watt, la certificazione, il cablaggio etc. Abbiamo incluso alimentatori dei principali produttori del settore come: Corsair, Be quiet, FSP, Seasonic, Thermaltake e molti altri.
Decine di categorie e migliaia di prodotti da confrontare per progettare e creare postazioni da gaming.
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Alimentatori PC Gaming: Guida all'acquisto
L’alimentatore è uno dei componenti del PC su cui si trovano meno informazioni. Spesso i contenuti online sono superficiali e capire quali siano i migliori alimentatori è compli...
L’alimentatore è uno dei componenti del PC su cui si trovano meno informazioni. Spesso i contenuti online sono superficiali e capire quali siano i migliori alimentatori è complicato. In linea di massima per scegliere un buon alimentatore per PC bisogna attenersi ad alcune regole:
Evitate alimentatori economici di marchi sconosciuti. Rischiate di giocarvi il PC per qualche decina di euro. Affidatevi a marchi conosciuti come Be quiet, Cooler Master, Corsair, EVGA, FSP, Seasonic, Thermaltake, Siverstone.
Evitate i prodotti più economici di un marchio, se sono economici solitamente è perché hanno risparmiato sui componenti, cercato qualcosa nella media
Calcolate il consumo tramite un software online gratuito e affidabile come quello proposto da molti produttori (es: https://www.coolermaster.com/power-supply-calculator/). Una volta individuato il consumo scegliete un alimentatore con il 20% in più di potenza, spesso gli alimentatori rendono peggio quando sono vicini al massimo potenziale di utilizzo, quindi meglio avere consumi che si aggirino attorno all80% del potenziale. Inoltre avreste spazio per schede video più potenti in futuro.
Il formato dell’alimentatore ci indica la sua potenza. Solitamente suddivisi in fasce di 50 o 100w gli alimentatori per PC gaming variano dai 400w per le build più semplici sino a 1000w+ per le build più “energivore”.
Non tutti gli alimentatori PC sono uguali, non solo per via delle specifiche hardware ma anche per loro dimensione. Quando scegliamo il nostro futuro alimentatore dobbiamo scegliere un fattore di forma che siamo sicuri essere compatibile con il case che abbiamo o che vogliamo comprare. Le dimensioni degli alimentatori seguono degli standard predefiniti che possiamo trovare anche nelle specifiche dei case per PC.
Senza fasciarci troppo la testa per questo argomento, vediamo quali sono gli standard più diffusi tra gli alimentatori per PC gaming. Questi standard definiscono tutto, dalle dimensioni alla forma dell’alimentatore, dai requisiti elettrici alla potenza. I fattori di forma dell’alimentatore sono stati standardizzati per aumentare la compatibilità con i case.
Ad oggi l’ATX PS/2 è di gran lunga il fattore di forma più popolare, e si adatta alla maggioranza dei case da gaming in commercio.
Il fattore di forma ATX12V è l’evoluzione dell’ATX normale ed è ora la scelta standard dei computer. Nel tempo sono venuti a crearsi differenti standard di questo fattore di forma, quello attuale è l’ATX V12 2.4.
Il fattore ATX PS/3 è compatibile con PS/2, ma è leggermente più corto in profondità. Gli ATX PS/3 sono meno comuni e vengono utilizzati principalmente nei case più piccoli, come i case mATX.
Alimentatori SFX sono usati principalmente con case mITX, poiché sono più piccoli degli ATX PS/2 in tutte le dimensioni, ma possono essere ugualmente installati in case ATX PS/2 grazie a delle staffe che ne adattano i fori al fattore di forma più comune, questa operazione ha senso farla solo se stiamo recuperando un PC e non vogliamo buttare l’alimentatore.
La principale funzione di un alimentatore è quella di convertire la corrente continua in corrente alternata in modo che i componenti del vostro PC la possano utilizzare. Il grado di efficienza è legato a quanta energia necessità l’alimentatore per erogare i watt dichiarati.
Per fare un esempio, un alimentatore da 650W con un’efficienza nominale del 50% attingerebbe dall’impianto elettrico di casa 1300W per erogare quel picco di potenza. In questo esempio, gli altri 650W sono dispersi sotto forma di calore durante il processo di conversione. L’efficienza di un alimentatore dipende anche dalla percentuale del carico nominale in uscita. La maggior parte degli alimentatori che offre la massima efficienza intorno al 50% del carico, o 325W in questo esempio (come visto nei paragrafi precedenti).
L’efficienza viene espressa attraverso i bollini “80 plus” che troverete sulle confezioni degli alimentatori. Se il bollino non è presente vuol dire che l’efficienza dell’alimentatore è inferieore all’80% e che quindi è di bassa qualità e non andrebbe nemmeno preso in considerazione. Maggiore è l’efficienza e maggiore sarà il costo di acquisto ma anche il risparmio energetico durante l’utilizzo del PC.
Valutazione | 20% Carico | 50% Carico | 100% Carico |
80 PLUS | 82% | 85% | 82% |
80 PLUS Bronze | 85% | 88% | 85% |
80 PLUS Silver | 87% | 90% | 87% |
80 PLUS Gold | 90% | 92% | 89% |
80 PLUS Platinum | 92% | 94% | 90%+ |
Prendendo in considerazione i consumi di un computer da gaming medio, con un consumo di circa 500W utilizzato 5 ore al giorno per 30 giorni otteniamo la seguente tabella:
Valutazione | Fabbisognomedio | EfficienzaPSU | ConsumoW | Prezzokwh | Costo Orario | Oregiornaliere | Costo mensile |
80 PLUS | 500W | 82% | 609 | 0,3€ | 0,1827 | 5 | 27,4€ |
80 PLUS Bronze | 500W | 85% | 588 | 0,3€ | 0,176 | 5 | 26,4€ |
80 PLUS Silver | 500W | 87% | 574 | 0,3€ | 0,172 | 5 | 25,8€ |
80 PLUS Gold | 500W | 89% | 561 | 0,3€ | 0,168 | 5 | 25,2€ |
80 PLUS Platinum | 500W | 90% | 555 | 0,3€ | 0,166 | 5 | 24,9€ |
*La tabella deriva da un puro calcolo matematico e non da un test.
Oltre ad indicare la potenza in uscita, i produttori specificano il numero di linee a +12V dell’alimentatore. Gli alimentatori si dividono tra quelli a linea singola o a più linee. Un alimentatore “single-rail” ha una linea singola ad alta potenza da +12V per alimentare i componenti più esigenti. Un’unità “multi-rail” divide la sua uscita tra due o più linee da +12V.
Le linee 12V sono quelle che forniscono l’energia ai componenti principali del computer come processore e scheda video e per questo motivo sono quelle a cui si presta maggiore attenzione.
In un design a linea singola, tutta l’energia trasformata dall’alimentatore sarà disponibile a qualsiasi componente collegato all’unità, indipendentemente dal connettore o dal cavo utilizzato. In caso di guasto, tuttavia, un alimentatore mono linea potrebbe apportare corrente in eccesso ai vari componenti del PC collegati.
Un’altra considerazione è il cablaggio. Gli alimentatori sono disponibili con cablaggio non modulare, con cablaggio parzialmente modulare o con cablaggio completamente modulare. Negli alimentatori modulari, è possibile aggiungere o rimuovere il cablaggio dall’alimentatore a seconda delle necessità per evitare l’ingombro del case con connettori inutilizzati. In quelli non modulari i cavi sono saldati sulla scheda all’interno dell’alimentatore, quelli semi modulari sono metà e metà.
Tecnicamente, un alimentatore non modulare è ottimale perché non richiede connessioni aggiuntive tra la scheda interna dell’unità e il connettore che alla fine verrà inserito in uno dei vostri componenti. Un’estremità del cavo è saldata nella scheda dell’alimentatore e l’altra estremità termina in un connettore standard, senza interruzioni della linea.
Ogni volta che si introduce una connessione aggiuntiva tra l’alimentatore e i vostri componenti – come accade con gli alimentatori modulari – si aggiunge una maggiore resistenza e un altro potenziale punto di rottura nella linea; e qualsiasi aumento della resistenza si traduce in una perdita di efficienza.
Detto questo, la resistenza aggiuntiva è normalmente minima e non è motivo di preoccupazione per la maggior parte degli utenti. D’altra parte un alimentatore modulare permette di collegare solo i cavi necessari e mantenere il case più ordinato eliminando quelli superflui. I modelli modulari sono quelli più diffusi anche se costano leggermente di più rispetto a quelli non modulari.
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